Ricevo e volentieri pubblico il comunicato stampa diffuso dal gestore della baracchina della Montagnola, Massimiliano Princigallo, e firmato anche dai rappresentanti dei genitori delle scuole ubicate nel parco, dopo l'ennesima incursione vandalica contro il locale.
<<Intimidazione. Tre atti vandalici in due settimane: il
secondo e il terzo nell’arco di 24 ore. Altra definizione non c’è per spiegare
i danni subiti da Massimiliano Princigallo, gestore della baracchina “I gelati
sono buoni” che si trova all’interno del parco della Montagnola, nel centro di Bologna, e che tutti i
frequentatori del parco stanno subendo, perché il messaggio è chiarissimo: si
vuole svuotare questo posto dalla presenza gioiosa e civile dei bambini, dei
giovani, degli sportivi, degli anziani, dei padroni di cani. Terra bruciata,
basta.
“Sono riusciti a mandarci via, hanno vinto loro”, sbotta
Princigallo. Ed è così se non si interviene subito, nonostante l’inverno arrivi
presto.
Lo ripetiamo da anni, praticamente inascoltati. E tanti altri cittadini lo hanno fatto prima di noi. Basta leggere le relazioni redatte già 13 anni fa dall’Associazione Parco della Montagnola, quando si iniziò a tentare di portare l’attenzione su questo luogo. Si sono succedute varie amministrazioni ma quasi niente è cambiato. E’ avvilente, terribilmente avvilente che tutto questo accada in una città come Bologna, dove il confronto dovrebbe essere quotidiano e invece da anni ci sono solo dei muri.
La Montagnola serve così, come luogo di frontiera. Gli
interessi politici sono altrove. Le rassegne vere, quelle che portano gente in
un parco per tutta l’estate, gente che ci resta e che torna a frequentarlo, si
fanno altrove.
Qua si fa il jazz: va benissimo. Siamo contenti. Ma si
tratta di un pubblico mordi-e-fuggi che non ha nessun interesse a stringere un
legame con il luogo. Se si vuole tenere vivo un parco lo si deve fare per
davvero. E senza la politica e l’amministrazione
è impossibile farlo.
Chi prova ad organizzare attività in Montagnola è dalla
parte dei cittadini. Arci, Antoniano, Comunicamente, Massimiliano Princigallo.
Qualcuno fa, ci prova, ma è una lotta contro i mulini a
vento. Il resto è nulla, vuoto cosmico.
Azioni tese ad impedire di lavorare. La prima volta tazzine,
bottiglie, cestello porta gelato; questa volta gli sportelli del frigorifero e i
pezzi della lavastoviglie.
E chi frequenta questo parco non sono “quattro rifiuti della
società” come abbiamo sentito dire da persone che ricoprono ruoli
istituzionali.
Siamo i 200 bambini che vanno a scuola lì, i loro 400
genitori, i ragazzi delle Ercolani e delle Irnerio, gli anziani del
quartiere.
Ma non siamo abbastanza importanti: ci sono i cittadini di
serie A e di serie B.
E’ ora che lo si dica, chiaro e tondo.>>
Massimiliano
Princigallo
I Presidenti e i
rappresentanti dei genitori delle scuole dell’infanzia Betti 2 e Betti 3 e del
Nido Betti
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